Acque - Omaggio ad Alfredo Pirri

Titolo: Acque (omaggio ad Alfredo Pirri)

Organico: 2 pianoforti, live electronics e musica concreta

Anno: 2007

Editore: ICARUS

Committente: 

Dedicatario: Alfredo Pirri

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L’incontro con l’altro - nella vasta accezione di alterità - è da sempre alla base della mia ricerca. Qualsiasi cosa sia altro – da - me finisce con l’incuriosirmi, con lo stimolarmi e, consecutivamente, col trovarsi tra le note delle mie composizioni.
È accaduto anche con le opere dell’artista Alfredo Pirri, soprattutto con il ciclo di acquerelli intitolato Acque.
Vedere i lunghi pannelli verticali percorsi da rivoli di colore mi ha portato ancora una volta, a riflettere sulla sostanza del suono e sulla teoria della sua natura corpuscolare,
(analogamente ai fotoni per la luce) teoria priva di fondamento, smentita a più riprese dalla fisica, ma che esercita su di me un potente fascino.
Immaginare un suono liquido che, come l’acqua, fosse soggetto alle asperità dei territori che percorre e, soprattutto, alla legge di gravita; è nata così l’idea di sparigliare le carte della fruizione musicale, la canonica disposizione stereofonica e quindi orizzontale delle fonti sonore: una a destra e l’altra a sinistra. Per l’ascolto di Acque ho prescritto la necessità di disporre gli altoparlanti in verticale, in modo da far scivolare la musica dei due pianoforti dall’alto verso il basso. Le note muovono allo stesso tempo dall’acuto al grave, su molteplici piani sonori, a diverse velocità, esitando, poi accelerando, rincorrendosi, raggiungendosi, fino ad uscire dalla soglia percettiva, fino ad evaporare, proprio come l’acqua.


m.g. (2008)